PACKPEDIA – L’enciclopedia del packaging di UP

Cosa vuol dire riciclo?

È un’operazione di recupero attraverso la quale i materiali di scarto vengono trattati per ottenere nuovi prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per il loro scopo originale o per altri scopi.

Un prodotto è riciclabile se:

  • È realizzato in plastica riciclabile (plastica che viene raccolta in base alle normative governative).
  • È separato e aggregato in processi di riciclaggio definiti.
  • Può essere lavorato e riciclato con processi di riciclaggio commerciali.
  • Diventa una nuova materia prima per la produzione di nuovi prodotti.

Se un packaging è pronto per essere riciclato, significa che è stato progettato e prodotto per consentirne il riciclo.

Riciclaggio nella plastica

I materiali plastici sono suddivisi in:

  • Omogenei, o meglio costituiti interamente dallo stesso polimero.
  • Eterogenei, costituiti da due o più polimeri diversi come la maggior parte delle attuali pellicole da imballaggio multistrato e ogni strato è composto da un materiale diverso.

Il processo di riciclo può essere:

  • Meccanico: si ottengono scaglie o granuli che verranno utilizzati per la produzione di nuovi oggetti. Il materiale ottenuto è tanto migliore quanto più la plastica di partenza è omogenea (monomateriale); il riciclaggio meccanico consiste in una serie di operazioni volte a recuperare le materie plastiche attraverso processi meccanici (triturazione, lavaggio, separazione, essiccazione, ri-granulazione) ed è suddiviso in:

– Primario: i materiali plastici sono macinati e riciclati insieme al materiale polimerico vergine per ottenere prodotti aventi gli stessi usi di quelli formati solo con materiale vergine, ma possiedono proprietà meccaniche inferiori (a causa del degrado termomeccanico durante la lavorazione).

– Secondario: i materiali sono riciclati senza essere combinati con il materiale vergine. Pertanto, gli oggetti formati hanno proprietà meccaniche ed estetiche inferiori rispetto a quelle del materiale originale da cui derivano e devono quindi essere utilizzati in modo diverso rispetto all’originale, cioè in altre applicazioni. Questo è il caso che si presenta più spesso nel trattamento di materiali plastici eterogenei, di diversi tipi, da cui si ottiene una plastica riciclata eterogenea.

  • Chimico, meno comune a causa di costi molto elevati, ma già applicato a livello industriale. Il riciclaggio chimico consiste in una serie di processi chimici in cui i polimeri che costituiscono rifiuti plastici vengono convertiti in monomeri originali (materie prime), che vengono nuovamente sottoposti a polimerizzazione. I materiali ottenuti dopo il riciclaggio hanno le stesse proprietà meccaniche ed estetiche di quelli di partenza e gli usi identici.
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